Jenny legge #IlGiocoDelRagno #recensione

Care lettrici (e cari lettori),

oggi vi parlo di un libro che ho letto grazie a Fanucci Editore: Il gioco del ragno di Donatella Perullo.

Titolo Il gioco del ragno
Autrice Donatella Perullo
Editore Fanucci
Pagine 246 pagine
Prezzo 13€

Trama
Napoli, 14 febbraio 1998, una strage distrugge due famiglie innocenti. Unici superstiti un adolescente, Andrea Suarez, e il poliziotto che lo prenderà sotto la sua ala protettrice. Diciannove anni dopo, Andrea è diventato un tutore della legge, ma in lui permangono indelebili i segni del passato. Quando per risolvere un caso delicato gli viene affiancata il sovrintendente capo Mizar Sorrento, deve fare buon viso a cattivo gioco, ignorando altresì il segreto che la giovane nasconde. L'incarico affidato ai due poliziotti non sembra difficile - in un grande hotel di Napoli c'è qualcuno che ricatta clienti facoltosi dopo aver rubato loro immagini compromettenti - ma la sua rapida risoluzione apre uno scenario inatteso e ben più grave: in gioco, adesso, c'è la vita di una bambina. Per Mizar e Andrea, coadiuvati dagli uomini dell'Eremo, il reparto speciale guidato da Suarez, è l'inizio di un'indagine al cardiopalma, una corsa contro il tempo per salvare una vita innocente e riscattarsi, una volta per tutte, da un passato che torna a imporsi prepotentemente nelle loro vite.


La mia opinione
Il romanzo racconta le vicende di due poliziotti, il cui passato è intrecciato e segnato da un evento tragico che, in una notte, ha drasticamente condizionato il loro presente. Mizar e Andrea, oltre a dover risolvere un'apparente intricato caso per le strade di Napoli, dovranno fare i conti con il loro passato che per troppo tempo hanno abbandonato in un angolo delle loro vite.

Le vicende si sviluppano su due piani: uno relativo alla risoluzione del caso principale e uno dedicato alla risoluzione del passato. Idea originale? No, ma è un'idea che funziona perché permette di aggiungere al thriller/giallo l'approfondimento psicologico dei personaggi e trasformali in storia da raccontare. Idea sviluppata bene? Nì. Il romanzo è narrato troppo velocemente e, a tratti, in modo superficiale, per riuscire ad approfondire realmente la psiche dei personaggi.

La risoluzione del caso non è molto coinvolgente. Il romanzo è un thriller, quindi il ritmo è veloce e incalzante. Ma non vi è un vero mistero di risolvere: si sa quasi tutto, occorre solo trovare il colpevole. Quello che dovrebbe essere il colpo di scena finale non è stato costruito bene: la mia reazione è stata un grande PERCHE'? NON HA SENSO.

Consigliato a chi...
non è un lettore forte.

Voto

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