Un libro e una tazza di tè: La custode del miele e delle api
Buon Pomeriggio Cari Lettori,
eccomi con la mia prima recensione :)
Spero vi piaccia!
Titolo: La custode del miele e delle api
Autore: Cristina Caboni
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 16,40 € (copertina rigida); 9,99 € (ebook)
Pagine: 328
- Ho perso la strada.
Ma l'erica mi dona
coraggio.
Con l'acacia ritrovo
la forza.
Perché il miele è la
mia casa -
Sono tante
le ragioni che spingono le persone a scegliere un libro. Io spesso acquisto
annusando le pagine o sfiorando la copertina ma con “La custode del miele e
delle api” sono andata a colpo sicuro fidandomi dell’autrice che ho amato
follemente leggendo/mentre leggevo il suo primo romanzo “Il sentiero dei
profumi”.
Cristina
Caboni non si è smentita e mi ha sorpreso o, per meglio dire, travolto
nuovamente.
Sarà tutto
frutto delle trame così semplici e intrise di quotidianità, oppure merito dello
stile, ma l’autrice è in grado di trasportare il lettore in un’altra dimensione
fatta di sapori, profumi e magia. No, non stiamo parlando della magia fatta da
maghi ma di qualcosa che è frutto dell’atmosfera in cui è avvolta la storia del
romanzo.
Ogni
parola scritta nero su bianco sulla pagina è in grado di aprire anche il cuore
più freddo e restio, è in grado di far nascere mille emozioni e di far volare
le farfalle nello stomaco.
Ho provato
la stessa sensazione sia con il primo che con il secondo libro la trama mi è
rimasta impressa nel cuore e li sarà custodita per sempre.
-
Vola, vola, regina dei fiori. Vola, vola, ape dorata. Tu custodisci la vita, tu
custodisci ciò che sarà –
Angelica
Senes non riesce a mettere radici a causa di una infanzia difficile trascorsa
con la madre e Margherita (Jaja): la prima è una donna molto rigida e quasi
incapace di mostrare affetto, la seconda è una donna saggia e capace di capire
i suoi problemi.
Ormai
adulta, Angelica è una ragazza che vive una vita costituita da continui
spostamenti a bordo del suo camper, la sua casa, e con l’unica e incomparabile
compagnia di Lorenzo, il suo cane, quasi come se volesse scappare dalla
stabilità. Una cosa è certa, vive della sua più grande passione, ereditata da
Jaja: le api.
Tutto
sembra trascorrere placidamente tra spostamenti e giornate passate tra gli
alveari fino a quando, un giorno, Angelica riceve una telefonata dalla madre
che le chiede di raggiungerla.
Angelica si
precipita a Roma e qui scopre qualcosa che le cambierà l’esistenza: la presenza
di un testamento, il testamento di Jaja.
Qualcosa
non torna nella mente di Angelica. Mille dubbi e domande la spingono a tornare
in Sardegna, ad Abbadulche, il suo luogo natio e, nel viaggio chiamato vita,
Angelica riscoprire sé stessa e ciò che ha sempre cercato: la sua stabilità.
Angelica
ripercorre le orme di Jaja e vive dei suoi ricordi. Ma le cose nella vita non
possono essere così semplici e la situazione si complica quando incontra
nuovamente Nicola, il suo amore di gioventù.
Inizia per
Angelica un periodo di lotta per difendere ciò in cui crede. Riuscirà ad
ottenere ciò che vuole? Ma soprattutto, riuscirà a mantenere in vita il ricordo
di Jaja?
Premetto
che ho il terrore delle api e ogni volta che ne ho una nelle vicinanze scappo,
ma in questo libro ho riscoperto questo insetto e la sua importanza nella vita
dell’uomo.
Mi sono
lasciata trasportare da uno stile semplice e ho seguito la via dei profumi, dei
sapori ritrovandomi completamente avvolta dalla trama. Le frasi sono ben
studiate in modo da non lasciare niente al caso e forse è proprio in questo che
sta la capacità dell’autrice di non far staccare il lettore dalle pagine.
Ho vissuto
dei giorni sempre in contatto con il libro incapace di staccarmene come se
fosse diventato una parte di me.
- La solitudine è
figlia del dolore. Ci gettiamo su di lei privi di speranza perché è l’unica
cosa che conosciamo. Istanti di noi, consapevolezza, nessuna aspettativa. E
dunque nessuna delusione –
Ho
apprezzato veramente tanto il legame tra Angelica e Jaja. Tutte le persone
vorrebbero potersi affidare ad una donna così saggia. Personalmente, tramite i
ricordi di Angelica sono riuscita a provare le sue stesse emozioni e gli stessi
sentimenti quando pensava a lei.
Credo che
la protagonista sia un po’ l’immagine di tutti noi: nel corso della propria
vita, ognuno di noi sperimenta il distacco dalle persone a cui è più legato. Io,
personalmente, vivo questi distacchi molto dolorosamente ma Angelica mi ha
fatto sentire meno sola.
La scelta
dell’ambientazione è perfetta: non si potrebbe ambientare una storia così semplice
e ricca di valori se non in un posto incontaminato e fermo alle tradizioni di
un tempo. È stato molto bello ritrovare virtù, solidarietà e amore, sentimenti
e emozioni che al giorno d’oggi vanno scemando.
Questo
romanzo incarna tutti i valori che da sempre cerco nelle persone e lo consiglio
vivamente a tutti, soprattutto agli eterni romantici come me.
Voto:
Ho aspettato tanto questo romanzo e quando l'ho avuto tra le mani sono impazzita dalla gioia che si è tramutata in felicità incondizionata perché aprendo la prima pagina mi sono accorta dell'autografo *_*
Cosa ne pensate?
Voi lo avete letto?
Fatemi sapere :)
Un Bacio,
Ylenia
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