Un libro e una tazza di tè: Quando all'alba saremo vicini
Titolo: Quando all'alba saremo vicini
Autore: Kristin Harmel
Pagine: 332 pagine
Prezzo cartaceo: 13,94 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Casa Editrice: Garzanti Libri
“- Lo sapevo ancora prima di conoscerti…- mi sussurrò, mentre
io scivolavo nel sonno. - … che ero fatta per essere tua-”
Viviamo in un’epoca in cui diamo tutto per scontato. Siamo
influenzati da una tecnologia sempre più presente, da un qualcosa che non siamo
nemmeno in grado di gestire. Ci circondiamo di smartphone, pc, tablet e tanti
altri aggeggi; passiamo ore di fronte al televisore provando solamente piacere
nel vincere un videogame. Ma sappiamo ancora quali sono i veri valori? Sappiamo
apprezzare il legame vero tra persone umane capaci di amare?
Dobbiamo metterci in testa che la tecnologia non può darci quello
che il contatto umano può creare. Per questo mi piace affermare che un lettore,
sebbene ami isolarsi tra le pagine di un libro, si differenzia dalle altre
persone per la capacità di vivere mille vite, di essere altrettanti personaggi
e sperimentare molteplici amori.
Okay, scusate la digressione, ma questo romanzo oltre ad
avermi fatto provare molte emozioni mi ha fatto sorgere molte domande e
riflessioni.
“Quando all’alba saremo vicini” è un capolavoro. La
scrittrice Kristin Harmel, ancora una volta, ha confermato la sua bravura che
si era già manifestata nel suo primo libro: “Finché le stelle saranno in
cielo”.
Sono storie completamente differenti tuttavia hanno in
comune un particolare: la protagonista è una donna. No, non voglio parlare
della parità dei diritti, del fatto che le donne siano sempre sminuite, ma
voglio sottolineare l’importanza dell’analisi della mente femminile. Le donne
sono capaci di grandi cose e in questo romanzo lo si capisce già dalle prime
pagine.
Kate sembra avere una vita perfetta: un amore incondizionato
che pare non possa avere fine. Eppure nessuno può sapere cosa la vita abbia
deciso di metterti di fronte. Spesso, si dà per scontata la presenza di una
persona al nostro fianco, senza fare lo sforzo per rendere ogni attimo degno di
essere vissuto.
Il libro si apre su un giorno come gli altri. Patrick
rientra a sera tardi, Kate lo accoglie, hanno un litigio e la mattina
successiva, dopo aver fatto la pace, escono entrambi di casa. Tutto potrebbe
procedere come sempre se non fosse che il destino ha deciso di rompere questa
bolla di felicità: un incidente tra il taxi che porta Patrick a lavoro e
un’auto guidata da una donna ubriaca. Crash.
Per Kate la vita cambia drasticamente perché in una frazione
di secondo ha perso il motivo per vivere, per andare avanti. Non ha più senso
nemmeno il dollaro d’argento che Patrick le aveva dato prima di uscire di casa
con la promessa di dirle qualcosa di importante la sera.
Tutto sembra perduto. Un dolore così grande è anche quello
che, passo dopo passo, ti porta continuare il cammino, a vivere sebbene tu non
lo voglia. Non si volta mai pagina totalmente, solamente si impara a convivere
con il vuoto.
Trascorrono gli anni e Kate si fidanza con Dan, l’uomo che
tutti considerano perfetto per lei. Sembra che le cose possano andare bene
anche se un’ombra oscura la felicità di Kate: un referto medico,
l’impossibilità di avere figli.
Dopo questa scoperta il ricordo di Patrick torna forte a far
crollare il muro di stabilità creato da Kate. Iniziano una serie di sogni che
porteranno Kate a riflettere sulla vita che sta conducendo, a mettere in dubbio
tutto ciò che sta costruendo.
Nel momento in cui Kate non regge più la situazione decide
di rompere il legame con Dan e inseguire i propri sogni.
Questi sogni hanno qualcosa di speciale: Kate riesce a
prevedere cosa succederà nel futuro, riesce a vedere cosa è successo nel passato di altre persone. Le dicono
cose della realtà che lei nemmeno potrebbe sapere. Le danno, in maniera
implicita, i consigli per prendere in mano le redini della sua vita.
Dopo aver sognato di avere una figlia ipoacusica, Hannah,
Kate decide di iniziare un corso di Lingua dei Segni Americana. Questo suo
nuovo progetto di vita per migliorare il lavoro che svolge, la porta a
stringere amicizia con Andrew. Insieme si occuperanno di bambini ipoacusici in
affido per riportare sul loro viso un sorriso.
Riuscirà Kate a prendere in mano totalmente la sua vita?
Riuscirà a convivere con il dolore e a vivere un nuovo amore?
Qualsiasi sia la risposta, Kate sa che Patrick ha sempre
desiderato vederla felice e non la abbandonerà mai.
È proprio nei sogni che la magia del romanzo si basa. Il
passaggio tra sogno e realtà. Un qualcosa che tutti hanno provato ma che non
vogliono ammettere. Quante volte sogniamo di svegliarci in un altro posto?
Quante volte vorremmo poter rivedere persone che se ne sono andate?
I sogni per Kate sono così reali che arrivano a condizionarle
la vita. La spingono a dare un cambio alla sua vita. Le dicono che Patrick non
potrà essere presente fisicamente con lei ma non l’ha mai abbandonata.
Kristin Harmel ha fatto breccia nel mio cuore. Adoro la sua
scrittura semplice e fluida, adoro il sentimentalismo presente nei suoi
scritti. Entrambi i romanzi affrontano storie particolari, capaci di tenere
legato il lettore alle pagine, non risultano mai banali. È davvero
sorprendente.
Personalmente, leggendo il romanzo mi sono commossa. Spesso mi
addormento con la speranza di poter vedere alcune persone, con la speranza di
ricevere un consiglio, un aiuto o anche solo un abbraccio in sogno. Non me ne
vergogno.
Posso dire che il romanzo è capitato al momento giusto.
Avevo bisogno di immedesimarmi in un personaggio come Kate, un personaggio che
si trovasse in una situazione simile alla mia. Perdere una persona cara
destabilizza e sembra che il mondo crolli. Sembra di soffocare, di vivere una
vita in bianco e nero che non lascia spazio nemmeno alla più tenue sfumatura di
colore. In realtà, nessuna persona se ne va mai totalmente. In qualche modo c’è
sempre e lo dimostra. Il vento che soffia e ti scompiglia i capelli, il brivido
che ti percorre la schiena, un sorriso spontaneo, la lacrima leggera sorta dal
nulla che bagna il viso.
Dobbiamo solo imparare ad essere più umili e ad apprezzare
ciò che abbiamo. Non esiste ricchezza materiale che possa comprare l’amore
vero, puro ed eterno.
Voto:
Voi lo avete letto?
Cosa ne pensate?
Un bacio,
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