Un libro e una tazza di tè: L'abbazia di Northanger

Buongiorno lettori,

ultimamente sto recuperando classici e spero di continuare anche nei prossimi mesi! Sento la necessità di fare letture, a mio parere, più mature e profonde.

Il libro che vi presento oggi è L'abbazia di Northanger di Jane Austen. Un romanzo che si discosta dallo stile proprio dell'autrice ma che mi ha tenuto incollata alle pagine, che mi ha fatto sorridere e innamorare ancora di lei! 

Ho letto questo romanzo come lettura comune con If you have a garden and a library, you have everything you need. Sebbene i nostri pareri siano molto diversi, ho apprezzato lo scambio di opinioni che ne è derivato!

Jane Austen
Romanzi
Bur
1448 pagine
14,90 € (cartaceo) - 2,99 € (ebook)
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Il mio parere

Questo romanzo mi è piaciuto, nonostante tutto! Non è sicuramente nelle mie corde quanto Orgoglio e pregiudizio o Persuasione ma Jane Austen si riconferma la mia autrice preferita in assoluto. Non troverò mai nessuno in grado di rapirmi il cuore come lei riesce a fare. I suoi romanzi sono la mia ancora di salvezza nelle giornate di tristezza e solitudine. 

Il romanzo racconta la storia di Catherine, una eroina molto distante dalla figura di Elizabeth Bennet. Catherine è una ragazza molto ingenua che tende a credere a qualsiasi cosa le venga detta. Nel corso della lettura più volte mi sono chiesta il perché lei non riuscisse a capire che le persone le facevano fare cose anche contro la sua volontà o che la rigiravano a proprio piacimento. Il perché non l'ho trovato ma ho capito che è la caratteristica fondamentale che l'autrice voleva affibbiare alla sua protagonista. 

Mi è piaciuta tantissimo l'ironia di Jane Austen nel descrivere i paesaggi, l'atmosfera che regna lungo la storia. 
Ho letto che a molte persone questo romanzo ha annoiato o non è piaciuto a causa dei personaggi troppo vuoti, delle vicende descritte...
L'intento dell'autrice, a mio parere, era quello di rendere dei personaggi vuoti, instabili, insopportabili per prendere in giro esplicitamente la società dell'epoca. Jane Austen in tutti i romanzi fa una critica velata di alcuni valori della società in cui vive; l'unica differenza in questo romanzo è che lo fa apertamente.

Catherine Morland, la protagonista, viene presentata come una ragazza troppo ingenua e insipida; l'amica Isabella Thorpe come una civettuola troppo superficiale;  il fratello James come un ragazzo succube e accecato da ciò che lui crede essere amore; John Thorpe come un ragazzo pieno di sé e in grado di pensare solo a se stesso e ai suoi beni; la signora Allen come una donna superficiale incapace di concentrarsi sulle cose realmente importanti ed infine il signor Tinley come un uomo burbero e incostante.

Credo Jane Austen abbia fatto una scelta geniale. La bravura dell'autrice si percepisce sin dalle prime righe.
Il riferimento al romanzo gotico e alle ambientazioni tetre è palese: un parallelo volto a evidenziare tutte le mancanze di questo genere e il gusto dell'epoca. 

Nel momento in cui Catherine riceve la proposta di recarsi con la famiglia dell'amica Eleanor Tinley a Northanger, la protagonista viene spinta da una forte immaginazione a crescere che si troverà di fronte un edificio terrificante. 
Da questo momento in poi, lungo la storia, ci saranno molti momenti in cui Catherine, a causa della sua ingenuità, finirà con l'immaginarsi situazioni improbabili. La protagonista, però, dovrà scontrarsi con la realtà. 


"Il suo pensiero essendo principalmente rivolto a ciò che lei stessa aveva con tale immotivato terrore sentito e fatto, capì che il tutto era stato una delusione volontaria creata proprio da lei, poiché ogni minima circostanza aveva dalla sua stessa immaginazione ricevuto un crisma di importanza che l'aveva fatta diventare premurosa e ogni cosa era stata forzatamente interpretata con un unico proposito, che lei si era ripromessa ancora prima di entrare all'Abbazia: il desiderio di essere spaventata."

Questo romanzo è veramente diverso da ciò che sono abituata a leggere ma mi ha colpito! Mi sono immersa nella storia e l'ho apprezzato tantissimo.


Un passaggio mi è piaciuto moltissimo è :


"La persona, uomo o donna che sia, che non si diverte a leggere un buon romanzo, dev'essere intollerabilmente stupida."

Ne consiglio la lettura soprattutto nel periodo autunnale per immaginare al meglio il paesaggio che fa da sfondo alle vicende.

Fatemi sapere se lo avete letto e cosa ne avete pensato :) 

Ylenia

Commenti

  1. Ciao!:) l'intento della Austen era quello di creare una parodia del romanzo gotico, inserendo una anti eroina per marcare la satira.. :) è una lettura interesante è diversa dal solito!

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  2. Io ho letto tutti i libri della Austen, questo però non è tra i miei preferiti, anche se molto carino :)

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    1. A me ha davvero incuriosito. Sicuramente non è all'altezza di Orgoglio e pregiudizio;)

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  3. Sicuramente questo è il romanzo della Austen che meno mi è piaciuto, forse per la presenza di quei personaggi che tu stessa hai definito 'insopportabili'.

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    1. Non è nemmeno tra i miei preferiti ma ho trovato vari elementi davvero interessanti ;)

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