Recensioni (Riflessioni) Settimanali - L'amante di Lady Chatterley


Salve lettori e ben tornati! :)
La recensione di oggi è un po' "atipica" perché è la prima volta che tratto di un libro classico. Ho finito di leggere L'amante di Lady Chatterley circa due settimane fa e devo dire che mi è piaciuto davvero molto. Ma diamo spazio alla recensione e poi alla mia opinione. Ovviamente le caratteristiche del libro qui di seguito sono dell'edizione che ho letto io, che vi sconsiglio perché ha una copertina orribile!

ATTENZIONE sono presenti spoiler!



Titolo L'amante di Lady Chatterley
Autore David Herber Lawrence
Genere Erotismo, Romanzo rosa (io non sono d'accordo ma questa è la classificazione ufficiale)
Pagine 464
Data prima pubblicazione 1928
Editore Giunti
Prezzo 7€



L'autore
Lawrence nasce l'11 Settembre del 1885, Eastwood. Quartogenito del minatore Arthur John Lawrence e della maestra Lydia Beardsall. A 16 anni inizia a lavorare a Nottingham, nelle miniere, ma a causa di una polmonite è costretto a lasciare. Inizia così, nel 1902, il tirocinio come maestro nella British School di Eastwood. Nel 1906 supera l'esame di matricola all'Università di Londra e proseguì poi gli studi magistrali all'Istituto Superiore Universitario di Nottingham.
Nel 1907 inizia la sua carriera letteraria: pubblica, il 7 settembre, il suo primo racconto, Preludio a un felice Natale, sotto il nome di Jessie Chambers (amica di infanzia). Nel 1910 muore la madre e il 20 gennaio 1911 pubblica il suo primo romanzo, Il pavone bianco. A causa di complicazioni dovute nuovamente alla polmonite abbandona l'insegnamento.
Nel marzo del 1912 incontra Frieda von Richtofen, figlia di un ricchissimo e famoso barone tedesco e moglie del professore inglese Ernest Weekley. A maggio dello stesso anno i due fuggono insieme e dopo una sosta in Germania, si dirigono a sud, fino ad arrivare in Italia, in particolare a Riva del Garda. Rimane nel Bel Paese fino al 1913, periodo che si rivela molto fruttuoso per la sua carriera di scrittore. Il 13 luglio 1914, sposa Frieda in Inghilterra. Qui contesta la guerra e viene allontanato per le sue manifestazioni di pacifismo. Nel 1919 torna in Italia, dove rimane fino al 1921, continuando la sua prolifera carriera letteraria. Nel 1923 inizia un vero viaggio attorno al mondo: visiterà l'India, l'Australia, la Nuova Zelanda, Tahiti, gli Stati Uniti. Il 22 novembre del 1923 torna a Londra per stabilircisi definitivamente con Frieda. Continua comunque la sua vita da viaggiatore in Europa. Muore nel Settembre del 1930, a causa dell'aggravarsi della tubercolosi.

Trama
Constance è una donna della media borghesia scozzese degli anni '20. Istruita, colta, intelligente, con uno stile di vita vivace e moderna. Viene introdotta come una donna indipendente e progressista, con un atteggiamento concreto, passionale, ma anche ingenuo nei confronti dell'amore, coniugale e non. Conosce l'amore per un uomo, fisico e spirituale, prima del matrimonio. Si sposa poi con Sir Clifford Chatterley, uomo della bassa aristocrazia inglese, affascinante e intelligente. Diventa così Lady e si trasferisce nella tetra casa di lui e nelle cupe Midlands: grige, piovose, desolate, terre di miniere. Clifford va in guerra e torna menomato, costretto sulla sedia a rotelle tutta la vita. Così a Connie le viene negata la possibilità di avere un figlio con suo marito. Tuttavia le cose tra i due coniugi non vanno male: si sentono due spiriti intellettualmente affini. Le loro giornate trascorrono tra mille confronti filosofici e tante riflessioni sugli scritti di Clifford, che vuole diventare un famoso scrittore. Connie asseconda quasta inclinazione, annullandosi inconsciamente. La casa è frequentata da numerosi artisti e intellettuali: Connie ascolta, ma non parla. Essendo donna le sue opinioni non sono importanti e lei le tiene per se, mentre si dedica al suo lavoro di cucito.
Pian piano inizia ad allontanarsi dal marito: l'assenza di amore passionale la porta ad avere malori anche fisici, a un dimagrimento costante. La sua figura inizia a perdere la morbidezza femminile lasciando posto a una scialba e spigolosa donna. In una delle cene a casa Chatterley, Connie conosce Michaelis, incostante artista irlandese, che diviene temporaneamente suo amante. Ma comunque non le basta a ridarle la vitalità di prima. La passione che li unisce è bassa e scoordinata, non vi è un vero legame e Connie si presenta sempre molto distante durante i loro rapporti, sessuali e non. La loro storia dura molto poco.
Connie incontra poi Oliver Mellors, il guardiacaccia della tenuta di Lord Chatterley. Mellors è un uomo di 40 anni, solitario e distaccato dalla società. Parla dialetto, nonostante sappia perfettamente l'inglese. Si comporta in modo irriverente nei confronti dei suoi padroni, chiamando Connie "Sua Signoria" ironicamente. Ha un passato complicato e a tratti oscuro: ha una moglie che l'ha abbandonato per un altro e che lui non ama più, è stato nell'esercito e in India, dove è diventato sergente. Nonostante le sue umili origini è una persona intelligente, che ha avuto modo di studiare e di formare un'opinione critica sul mondo e sulle relazioni umane. Opinione molto forte che colpisce Connie. Lo vede così solo e a tratti indifeso, come quando lo scopre a lavarsi: la sua esile nudità la colpisce, come il candore della sua pelle, la delicatezza delle sue mani. Connie se ne innamora all'istante, così come Mellors si innamora di Constance. 
I due iniziano una relazione clandestina, sotto il naso di Clifford. I loro casuali incontri notturni, al capannone o in casa di lui, si compongono di tenerezze e passioni, intesa e scontri, appagamento sessuale. Tutto l'opposto di quello a cui Connie era abituata nella fredda casa del marito.
Intanto Ivy Bolton è diventata l'infermiera personale di Clifford, perché Connie è stanca di prendersi cura del corpo, ma anche della mente, del marito. Ivy è una donna del popolo, che ha visto e vissuto molte cose, che ha una forte opinione sul mondo, sulle dinamiche sociali, sui nobili. La concretezza della sua classe sociale di provenienza si fa strada nell'animo di Clifford, così come in quello di Connie: Clifford, travolto dalla personalità di questa donna, abbandona la discreta carriera letteraria che si era costruito a fatica grazie alle attenzioni di Connie, per dedicarsi all'amministrazione delle sue miniere, grazie alle attenzioni di Ivy.
Connie sente comunque il bisogno di divorziare da Clifford, perché ama Oliver Mellors e vuole vivere con lui il resto della sua vita. Decide perciò di andare a Venezia con la volitiva sorella Hilda e di prendersi tempo per sé e decidere quale strategia migliore adottare per ottenere il divorzio. Hilda, appena uscita dal divorzio con il marito, non approva la clandestina relazione di sua sorella con una persona di rango così basso, ma comunque la copre.
Connie parte quindi per Venezia, promettendo solennemente a Clifford che tornerà e a Mellors che vuole vivere e avere una famiglia solo con lui.
A Venezia le due sorelle architettano una falsa avventura di Connie con un loro amico, per coprire la gravidanza di lei, la cui paternità è certamente di Mellors. Intanto Connie viene a conoscenza del fatto che è tornata da Mellors sua moglie, perché non vuole divorziare dal marito, nonostante i due siano arrivati a odiarsi a causa di un'aggressività reciproca che si manifesta nei loro rapporti, sessuali e non e anzi lo ingiuria perché ha un'amante. Mellors abbandona la sua terra natale per allontanare lo scandalo da lui e dai Chatterley.
Le due sorelle tornano infine in Inghilterra, dove Connie si stabilisce a Londra, con il padre, chiedendo via lettera il divorzio a Clifford. Quest'ultimo vuole però vedere anche una volta sua moglie, memore della promessa solenne di tornare da lei fattagli. Così Connie torna in quella casa che è stata per lei una gabbia. Litiga con il marito e gli confessa che la tanto vociferata amante di Oliver Mellors è proprio lei e che lo ama e vuole vivere con lui  e loro figlio. Clifford si adira e le nega categoricamente il divorzio.
Il romanzo si conclude con una bellissima lettera di Mellors a Connie, in cui le dichiara il suo amore, la sua nostalgia per lei e la sua sofferenza per il fatto di non stare insieme. Rimane comunque postivo, convinto che prima o poi tutto si sistemerà.

Riflessioni
Come potete intuire dalla trama, il libro è denso di spunti di riflessioni. Innanzitutto, definirlo romanzo erotico/rosa è davvero riduttivo. Questo perché nello scenario collettivo questi generi vengono associati a romanzi dozzinali e di bassissimo, se non nullo, valore culturale (cosa vera, se guardiamo gli scaffali di romanzi rosa nelle librerie). È un libro che presenta personaggi davvero moderni, molto più dell'epoca in cui sono descritti. A tratti sono molto moderni anche per i nostri anni. La cosa che mi è piaciuta di più sono i dialoghi: reali, semplici e naturali. Lawrence riesce a portare alla luce i differenti modi in cui uomini e donne possono amare: intellettualmente, fisicamente, come genitori. I personaggi sono una vera e propria immersione nel contesto storico.culturale inglese degli anni '20: basti pensare al declino di Sir Clifford Chatterley come nobile, all'affermazione della donna in Connie, a  una Ivy Bolton, popolana che prova una pietà non cristiana per la nobiltà in sé, alle miniere che danno i primi segnali di chiusura. 
Nel romanzo è indubbiamente presente la componente erotica, ma non è il fulcro: non appare dominante e nemmeno invadente. Spesso le scene di passione sono evocative e figlie di una cultura classica a anche cavalleresca dell'amore. Lawrence riesce a coniugare egregiamente le componenti psicologiche dell'amore con quelle puramente estetiche della passione.

Curiosità
Quando è uscito, nel 1928, è stato censurato per le scene erotiche esplicite e perché presentava una storia d'amore tra una nobile e un membro della working class. È stato pubblicato solo nel 1960.

Consigliato
A tutti coloro che si innamorano dell'amore. È un inno alla libertà.

Stagione in cui leggerlo
Tarda estate/inizio autunno, così da apprezzare le ambientazioni nella piovosa Inghilterra e nell'assolata Italia.

Voto
5/5

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