Un libro e una tazza di tè: Ascolta la luna
Titolo: Ascolta la luna
Autore: Michael Morpurgo
Casa Editrice: Rizzoli
Prezzo: cartaceo 16.00 €; ebook 6.99 € (Amazon)
Pagine: 390
Questo mese il blog “Il coloredei libri” per il “salotto dei Colorlettori” ha scelto come tema quello delle
grandi guerre. Non è un tema che affronto facilmente perché sono una persona
molto sensibile anche se, pensandoci, di libri ambientati in questo periodo ne
ho letti molti.
Ho deciso, allora, di leggere “Ascolta la luna” di Michael
Morpurgo sotto il consiglio di Rory, scrittrice del blog sopracitato. Non so
nemmeno quando finirò di ringraziarla di avermi fatto conoscere la penna di
questo autore. Ho adorato il libro dalla prima all’ultima riga.
Il libro mi ha scelto, mi ha
chiesto di essere letto e amato. Sfido qualsiasi lettore che si trova davanti
ad un’opera di questo scrittore a non amarla. È impossibile.
Siccome non mi avventuro mai
intenzionalmente in letture troppo violente o crude, quando mi sono accinta a
leggere “Ascolta la luna” già sapevo un pochino cosa aspettarmi. Le mie
aspettative sono state soddisfatte ma allo stesso tempo ho scoperto molto di
più.
La storia è ambientata nel
periodo della prima guerra mondiale, nel 1915, anno dell’affondamento del
transatlantico “Lusitania”. Merry è una bambina che non può chiedere nulla di
meglio dalla vita se non una professoressa di piano meno severa, una madre meno
pressante e il padre a casa invece che in guerra.
La storia inizia quando a New York giunge una lettera del padre in cui scrive di essere stato ferito e di trovarsi in ospedale pronto d’animo a raggiungere di nuovo i suoi compagni in trincea.
Merry e la madre decidono immediatamente di recarsi in Inghilterra per restargli vicino nonostante gli avvertimenti presenti negli articoli di giornale di non effettuare la traversata dell’Oceano Atlantico. Infatti, a poche ore dall’attracco la nave viene affondata e per Merry tutto cambia. Si ritrova in preda al delirio in mezzo all’oceano sopra un pianoforte. Non ricorda più nulla della sua vita, non riesce a parlare e non capisce cosa sia successo. In questa situazione tragica però viene salvata da un u-boat tedesco (antenato dei moderni sottomarini), dove viene nutrita per alcuni giorni per poi essere lasciata a St. Helens, una piccola isola dell’arcipelago delle Scilly (a largo della Cornovaglia) perché venga accudita.
La storia inizia quando a New York giunge una lettera del padre in cui scrive di essere stato ferito e di trovarsi in ospedale pronto d’animo a raggiungere di nuovo i suoi compagni in trincea.
Merry e la madre decidono immediatamente di recarsi in Inghilterra per restargli vicino nonostante gli avvertimenti presenti negli articoli di giornale di non effettuare la traversata dell’Oceano Atlantico. Infatti, a poche ore dall’attracco la nave viene affondata e per Merry tutto cambia. Si ritrova in preda al delirio in mezzo all’oceano sopra un pianoforte. Non ricorda più nulla della sua vita, non riesce a parlare e non capisce cosa sia successo. In questa situazione tragica però viene salvata da un u-boat tedesco (antenato dei moderni sottomarini), dove viene nutrita per alcuni giorni per poi essere lasciata a St. Helens, una piccola isola dell’arcipelago delle Scilly (a largo della Cornovaglia) perché venga accudita.
Proprio in quei giorni Alfie e
suo padre, durante una battuta di pesca, si trovano a seguire un lamento
provenire dall’isola, disabitata e precedentemente adibita a lazzaretto. Vi trovano
una bambina quasi in fin di vita a causa della malnutrizione e della
disidratazione. Accudita dalla madre Mary, coccolata da Alfie e protetta dal
padre Jim per Lucy, così viene chiamata, inizia una nuova vita: nuovi
conoscenti, la musica e Peg. Non una parola viene pronunciata dalla bambina e
in tempo di guerra anche l’elemento più strano desta sospetto: Lucy viene
accusata di essere una tedesca e i cittadini, prima sempre ben disposti, ora
diventano diffidenti e isolano la famiglia. Riuscirà Lucy a raccontare la sua
vera storia? E questo rapporto con la famiglia la proteggerà dal male e dalle
difficoltà?
Lo stile di Michael Morpurgo è
semplice, raffinato ma soprattutto delicato. Sono rimasta soprattutto colpita
dalla capacità dello scrittore di descrivere il periodo della guerra tramite un
intreccio di voci. Si alterna la narrazione di ciò che succede sull’isola alla
voce della protagonista, Lucy, ma anche al diario del medico e del professore
di scuola.
Un capolavoro che raccontato così
quasi perde il suo fascino. Non è facile parlare di un libro quando questo ti
ha fatto provare moltissime emozioni. È spettacolare il modo in cui le
informazioni giungono al lettore. Il lettore, piano piano, scopre di conoscere
più dettagli degli stessi personaggi anche se questo non è mai abbastanza. Quel
voler scoprire di più porta a divorare pagine in cerca del perché, del cosa sia
successo. Domande che si trascinano fino alla fine. Il finale è inaspettato.
Riempie il cuore. Così come era stato aperto il cerchio si chiude. Gli occhi si
inumidiscono e si sospira.
Un libro pieno d’amore adatto ai
più piccoli che non hanno conosciuto le atrocità della guerra. Morpurgo ha
voluto descrivere la guerra da lontano in modo da non turbare anche la più
giovane mente. Consiglierei questa lettura anche a lettori più maturi perché
bisogna ricordare per non ripetere.
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