Un libro e una tazza di tè: Le avventure di Pinocchio

Buonasera lettori,

a scrivervi oggi mi sento un po' in imbarazzo. A 22 anni non avevo ancora avuto l'occasione di leggere Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi.
Quando mia mamma mi ha detto che al supermercato ogni 25€ di spesa, con l'aggiunta di 1€, si poteva acquistare il libro, non me lo sono fatta ripetere due volte e durante la spesa successiva è venuto a casa con me.

La copia in mio possesso non si trova in libreria ma vi posto la foto qui:


 

Incipit
" - C'era una volta..
- Un Re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
- No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. 
Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegname, il quale aveva nome Mastr'Antonio, se non che tutti lo chiamavano maestro Ciliegia, per via della punta del suo naso, che era sempre lustra  e paonazza, come una ciliegia matura."

Sicuramente tutti voi conoscete la trama in generale del libro.  Chi non ha mai visto il cartone della Disney? Se ci sei, batti un colpo e poi nasconditi!! 

Scherzi a parte, questa è stata la mia ultima lettura del 2016: leggera e scorrevole. Ho scelto bene l'ultimo libro per salutare l'anno e prepararmi per quello a venire.

Pinocchio è una favola che fra le righe nasconde importanti insegnamenti. Leggere un libro per bambini in età "adulta" non è un segno di immaturità ma un desiderio di imparare nuovamente a credere e di imparare a correggersi e a migliorarsi. 
Il romanzo, come ho già anticipato, è costellato di regole di vita. Pinocchio, un burattino monello, nato da un ceppo di legno dovrà superare molte prove per veder esaudito il proprio desiderio: diventare un bambino vero.

Con la lettura di questo libro si capisce quanto sia importante il bene rispetto al male; quanto sia importante credere, ubbidire e rispettare ciò che ci si è autoimposti. 

Non so cos'altro dirvi se non di leggerlo: almeno una volta nella vita!

Un bacio,

Ylenia

Commenti

  1. Io ho un'edizione vecchissima e grandissima (proprio stile librone delle fiabe), con belle illustrazioni a volte paurose e inquietanti,con la copertina in stoffa rosso scuro tutta consunta. Era di mio papà. Quando ero piccola me lo ha letto un pezzo alla volta prima di andare a dormire, e ricordo che insisteva sempre sul fatto che quella che tutti pensano essere una balena è in realtà, nella versione originale, un pescecane! Penso insistesse su questo dettaglio per farmi capire che è sempre peferibile leggere, e non limitarsi appunto ai cartoni animati; e quindi, più in generale, è meglio informarsi in prima persona, e non soffermarsi solo sui discorsi riportati dagli altri.

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