Recensioni Settimanali - L'alba del mondo

Salve lettrici e lettori,

Oggi vi parlo del libro che comprai per l'iniziativa appuntamento al buio con un libro del gennaio 2015. Scelsi quello descritto come "coinvolgente, profondo, intenso".


Titolo L'alba del mondo
Autore Ridhian Brook
Editore Sperling&Kupfler
Genere Storico/d'amore
Pagine 327 (edizione copertina rigida)
Prezzo 17.90€ (copertina rigida - in foto) - 10€ (edizione appuntamento al buio - Amazon la dà come copertina flessibile, ma è cartonata) - 8.99€ (edizione ebook)






L'autore
Rhidian Brook, gallese, nato nel 1964 è autore di sceneggiature per il cinema e la tv, e di racconti apparsi su Time Out, Paris Review e The Statesman. 



Trama
Il romanzo narra le vite del maggiore inglese Lewis e della sua famiglia, ad Amburgo, nel 1946, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Lewis si troverà ad indossare i vestiti del vincitore, vestiti che troppo spesso gli stanno stretti. In una città devastata dalla guerra, dove i bambini si riuniscono in branchi alla ricerca disperata di cibo e gli adulti cercano, giorno dopo giorno, di fare fronte alle macerie della loro città e del loro spirito, il maggiore dovrà prendere delle decisioni: non lo farà come vincitore, ma come essere umano. Lewis non riesce a vedere i tedeschi con un popolo di demoni che ha devastato l'Europa. Vede solo individui che sono stati raggirati, imbrogliati, spezzati da una nazione a cui hanno dato tutto per ricevere indietro solo ferite. Con l'arrivo di Rachel, la moglie di Lewis, e il loro figlio ad Amburgo, le cose si fanno più difficili: è più di un anno che la coppia non ha modo di vedersi. Per entrambi è stato un anno difficile: si sono separati dopo la morte del loro figlio più grande, causata da un bombardamento. Non si conoscono più, non sanno più cosa significa essere intimi, sono spaventati dal fantasma del loro figlio.
La famiglia inglese andrà a vivere nella casa del tedesco Lubert, vedovo, e di sua figlia Frieda. La casa è grande, lussuosa e raffinata, molto diversa da ciò a cui la famiglia inglese è abituata. Nonostante siano i vincitori, si sentono degli usurpatori e degli intrusi. Soprattutto nei confronti della giovane Frieda, ancora infervorata dalla retorica nazista e che proprio non riesce ad accettare l'idea di una Germania sconfitta. E poi vi è la grande sintonia tra Rachel e Lubert. Si capiscono al volo, non hanno bisogno di dire troppe parole. Eppure, questa facilità di comunicazione li sconvolge: loro sono nemici, vincitore e vinto.
Sulle sfondo di un'Europa devastata dalla guerra, che deve ritrovare la propria identità, due famiglie dovranno ritrovare il loro equilibrio e rimettere insieme quello che rimane dei loro sentimenti.

La mia opinione
Il romanzo mi è piaciuto molto. Solitamente sono molto diffidente nei confronti di libri o film che trattano della Secondo Guerra Mondiale. Mi sembrano tutti ripetitivi e pieni di cliché. Tuttavia questo mi ha affascinata, perché racconta le vicende umane durante l'immediato dopoguerra e permette di conoscere i sentimenti della ricostruzione, sia della città che dell'anima delle persone. La scrittura è semplice e diretta, ma mai banale. I dialoghi sono il punto di forza dell'intero romanzo: ben scritti, equilibrati e verosimili. I personaggi sono caratterizzati molto bene: permettono al lettore di conoscere i loro sentimenti e paure più profonde e quindi di capire fino in fondo cosa può aver significato vivere un difficile e delicato momento storico.

Consigliato
A tutti coloro che amano i romanzi storici, ma che cercano quel qualcosa in più.

Stagione in cui leggerlo
Inverno, perché racconta un periodo difficile della storia europea.
Primavera, perché è una storia di rinascita.

Voto
5/5

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