Un libro e una tazza di tè: La collezionista di sogni

 Buongiorno Lettori,
dopo un periodo di latitanza torno attiva sul blog. Spero che l'estate sia trascorsa per voi nel migliore dei modi. La mia estate è stata piena di impegni, esami universitari fino a tardi e quindi ho avuto ben poco relax. 
Torniamo, però, a concentrarci su cose più interessanti...
Ecco a voi la recensione di un libro autopubblicato.  


Titolo: La collezionista di sogni
Autore: Valentina Bellucci
Prezzo: 18.72 € (cartaceo), 0.99 € (ebook)



"E soltanto adesso capisco. In fondo vivere è un po' come sognare. Perché solo i sogni sono le uniche cose che restano, anche quando tutto il resto se n'è andato"

Trama: 
Per Tristan e Mary Lou, la vita non è semplice. Londra, la città multietnica piena di opportunità, è per loro una prigione da cui non possono scappare.

Tristan Colin da tre anni non vive. Il protagonista si fa scivolare addosso il tempo, cerca di andare avanti, ma non riesce più a percepire il mondo. 
Mary Lou ama la lettura e il disegno. Sembra che la sua vita sia perfetta: è bella, brava a scuola e ha una migliore amica, Megan. La cosa che gli altri non sanno è che la vita a casa è davvero un disastro e Mary Lou non riesce più a sopportare di vedere la madre tornare tardi la sera ubriaca e triste. 
Un giorno come tanti altri i due ragazzi si scontrano nei corridoi della scuola... ed è proprio questo incontro a stravolgere la vita dei due. 

Niente, però, sembra andare per il verso giusto. Da un lato Tristan Colin sembra sapere esattamente cosa prova, dall'altra parte c'è Mary Lou molto confusa. 
In Hyde Park, alla Boy and Dolphin Fountain, Mary Lou conosce Annabel, una ragazza di dodici anni che la aiuterà a comprendere meglio i suoi pensieri. Tra Mary Lou e Annabel, si instaura un'amicizia speciale che le vedrà unite di fronte a qualcosa più grande di entrambe. 

La mia opinione: 

"La collezionista di sogni" è un romanzo davvero commovente. Non possiamo dire nulla di diverso. Ho concluso le ultime pagine tra le lacrime. 

La trama a cui ci si trova di fronte è una storia davvero interessante. I temi principali sono l'amore e l'amicizia. Lo sviluppo del tema dell'amore a tratti non mi ha convinto pienamente mentre lo sviluppo del tema dell'amicizia tra Mary Lou e Annabel mi ha fatto sognare e emozionare. Credo sia davvero difficile vedere nella realtà la nascita di un'amicizia come quella delle due protagoniste. È raro ma non impossibile vivere amicizie del genere. 
L'amore tra Tristan Colin e Mary Lou in alcuni casi mi lascia perplessa. La trama passa da un incontro/scontro ad una negazione totale del rapporto da parte di Mary Lou ad un amore profondo e tanto forte da far mancare il fiato. Il passaggio da una fase all'altra è troppo repentino.

Se la trama mi ha coinvolta e appassionata, l'elemento stilistico in alcuni punti andrebbe rivisto: struttura delle frasi confusa e punteggiatura mancante portano a rileggere due volte la stessa frase per capire quello che vi sia scritto.
L'inizio del romanzo l'ho trovato un pochino lento e ripetitivo. La situazione, letti i primi capitoli, migliora. Permane una importante introspezione dei personaggi che, inizialmente, rende difficile la comprensione degli eventi. Il libro è scritto in prima persona dal punto di vista maggiormente di Mary Lou e poi di Tristan quindi è ovvio ci siano descrizioni dei pensieri dei protagonisti. Sarebbe stato meglio ridurre questi momenti per prestare più attenzione magari alla descrizione degli eventi. 

A metà libro scompaiono i problemi di Mary Lou con la madre, scompare la scuola, scompare Megan. Il romanzo gira attorno alla storia di Tristan Colin, di Mary Lou e all'amicizia con Annabel. 
Avrei preferito l'autrice avesse dato maggiore importanza alla descrizione del motivo per cui Tristan Colin da tre anni non riesce a essere felice e abbia chiuso ogni rapporto con le persone. E quando arriva il momento in cui viene svelato il motivo, non mi sono sentita coinvolta abbastanza. 
Ho, invece, apprezzato moltissimo la parte finale del libro. L'amicizia tra Mary Lou e Annabel raggiunge il suo culmine e mi sono emozionata tantissimo. Ho pianto e sorriso allo stesso momento. I singhiozzi mi hanno accompagnato. Credo che le emozioni provate siano legate non solamente all'evolversi della trama ma anche ad una punta di invidia per una mancanza di amicizia di questo tipo.

Il personaggio di Annabel è il mio preferito. Lei è la positività in persona. Annabel è una ragazzina piena di vita, capace di cogliere il lato positivo in ogni cosa. Al contrario, ho odiato (come è giusto che sia) il personaggio di Jake, ex ragazzo di Mary Lou, e la sua presunta migliore amica Megan

In sostanza mi sento di consigliare la lettura sopratutto per la trama. Lo consiglio a chi, come me, si emoziona facilmente e ama la tipologia di storia. Credo sia giusto dargli una possibilità. 


Voto: 2.5/5

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