Le Letture di Jenny&Yle: "Jane Eyre"

Buongiorno a tutti! :)

Eccoci qua, finalmente, con le nostre impressioni su Jane Eyre di Charlotte Brontë. Ci è piaciuto? Sì, ovviamente! Come può non piacere questo romanzo? Continuate la lettura di questo post per capire cosa ci ha colpite!


Cosa ne pensa Yle
Impressioni a caldo: ma è fantastico! Perché ho aspettato tanto a leggerlo?!
Jane Eyre è il capolavoro di Charlotte Brontë. Parto dal presupposto che ho sempre parteggiato per Jane Austen. Il primo posto nel mio cuore rimarrà sempre per lei nonostante abbia trovato anche altri scrittori classici inglesi, russi, francesi al suo stesso livello.

Le sorelle Brontë per me sono sempre state un mistero, sebbene io abbia letto due volte “Cime tempestose”. E devo dire che il carattere misterioso, spesso riferito alle scrittrici, accomuna entrambe le opere. I romanzi non hanno sicuramente quell'atmosfera allegra e gioiosa come si può riscontrare in Jane Austen ma spesso sono caratterizzati da tratti un po’ lugubri, angoscianti.

Jane Eyre è stata una lettura particolare che mi è piaciuta fin da subito sebbene mi abbia coinvolto maggiormente dalla metà in poi. Inizialmente ho apprezzato la descrizione spesso caratteriale di Jane Eyre, protagonista indiscussa del romanzo, cui girano attorno molteplici figure ma successivamente mi sono innamorata delle descrizioni dei paesaggi.

Jane Eyre è prima una ragazza e poi una donna che si distingue dagli altri personaggi. Non è arrendevole, non è pronta a sottostare alle volontà degli altri ma esige rispetto ed è pronta a tutto per averlo. Tuttavia, nemmeno il suo carattere, che nasconde un grande cuore dietro una corazza costruita dalle esperienze di vita vissute, la porta a sfuggire al ripudio che sua zia adottiva prova nei suoi confronti. Jane ha avuto la sfortuna di essere rimasta orfana ed essere stata accolta dai parenti più prossimi. Penso non ci sia situazione peggiore di condividere le giornate con persone che dimostrano in tutti i modi di non volerti al loro fianco.

Per fortuna, o forse per sfortuna, Jane viene mandata a Lockwood, per ricevere una istruzione. Qui la piccola Jane, sebbene le rigide regole da rispettare, riesce a ricevere per la prima volta qualche affetto. Un piccolo passo che le fa capire che non tutte le persone sono uguali.
In seguito, Jane ormai diventata una donna colta e indipendente decide di lasciare Lockwood per diventare istitutrice presso una casa privata. È proprio Thornfield Hall che Jane Eyre vive il periodo più bello della sua vita ma allo stesso tempo, forse, anche il più brutto.
Se fino a pochi mesi prima Jane non aveva conosciuto la parola amore, qui riesce a provare questo sentimento. È un qualcosa di nuovo che inizialmente cerca di reprimere ma che poi finisce con l’accettare.
"-La mia sposa è qui”, egli disse, attirandomi di nuovo, - perché è qui quella che mi è uguale e simile. Jane, mi vuole sposare?-"
Tuttavia, da buon romanzo delle sorelle Brontë, nulla può andare sempre per il verso giusto. Un terribile segreto è racchiuso tra le mura di Thornfield Hall. Un segreto capace di rovinare il giorno stesso delle nozze di Jane e Mr. Rochester, il suo padrone, e che la porta ad allontanarsi definitivamente dalla dimora.

La giovane protagonista si trova a errare come una vagabonda, in cerca di un pezzo di pane e ridotta quasi a mendicante. Una sera, allo stremo delle forze, le viene aperta una porta che la condurrà alla salvezza: la casa di un ecclesiastico, St. John Rivers, e delle sue due sorelle. 

È il momento per Jane di ricominciare a vivere lasciandosi il passato alle spalle. Diventa istitutrice in una piccola scuola del paese, vive in un piccolo appartamento, mantiene e sviluppa l’amicizia con St. John e le sorelle. Tutto prosegue per il meglio e la felicità di Jane culmina quando scopre di avere un grado di parentela con coloro che l’hanno salvata da morte certa. Tuttavia Jane non riesce a cacciare il pensiero che la tormenta: il signor Rochester.
Un giorno St. John, visto lo sviluppo dell’amicizia, decide di chiedere la mano di Jane e di chiederle di recarsi in India con lui a servire il Signore.   

Cari Lettori, vi lascio il dubbio sul finale, perché ho detto già fin troppo. Potrebbe Jane abbandonarsi ad un matrimonio privo di amore? Potrebbe riuscire Jane a dimenticare il signor Rochester?

Ho adorato il libro. Le descrizioni della natura rispecchiano i sentimenti dei personaggi. Sembra quasi che provino le stesse pene o le stesse felicità. Sono segni premonitori di cosa potrebbe succedere. La natura inglese è raccontata nel dettaglio ed è parte integrante del romanzo.

La descrizione dei personaggi è davvero interessante perché ognuno ha qualcosa di velato che il lettore scopre pian piano proseguendo con la lettura. Nulla è lasciato al caso, tutto è studiato nei minimi particolari tenendo conto di tutte le variabili.
Lo stile di Charlotte Brontë è raffinato. Ho davvero apprezzato le parti in cui Jane mostra il suo amore per i libri perché mi ci sono ritrovata.
"- è interessante il tuo libro?-. Avevo già l’intenzione di chiederglielo un giorno in prestito. – a me piace-, rispose dopo qualche istante, ciò che mi diede il tempo di osservarla. – Di che cosa tratta?-, continuai. Non so dove trovai l’ardire di attaccar discorso con un’estranea, poiché era contrario alla mia natura e alle mie abitudini. Senza dubbio la sua occupazione faceva vibrare in me una corda di simpatia, perché anche a me piaceva leggere, sebbene le mie letture fossero piuttosto frivole ed infantili."
Cari Lettori, leggete questo romanzo perché ne vale davvero la pena.

Cosa ne pensa Jenny
Jane Eyre è il primo romanzo che ho avuto modo leggere di una delle sorelle Bronte e mi ha colpito davvero molto, tant’è che, una volta terminato, mi sono pentita di non averlo preso in mano anni e anni fa!

Appena iniziato, sono rimasta piacevolmente colpita dallo stile: Charlotte si rivela una scrittrice incredibilmente attuale, per i temi che affronta e la modalità con cui lo fa. La narrazione in prima persona, al passato, consente al lettore di recepire l’intera trama “con il senno di poi” dell’autrice protagonista e quindi di valutare e capire gli eventi, le dinamiche e i personaggi ancor prima che vengano svelati del tutto. Essendo questo un romanzo di formazione e grazie alla maestria nella scrittura della Bronte, il lettore ha modo di essere guidato e assorbito dall’incredibile personalità della protagonista. Il romanzo gira intorno a tre personaggi principali: Jane, la giovane istitutrice che deve ancora trovare il suo posto nel mondo, Mr Rochester, che deve ancora trovare il suo scopo. e St John, che l'ha già trovato.

Chi è Jane Eyre? Fin dall’inizio ci viene presentata come
una bambina volubile, emotiva, dal carattere giudicato oscuro dalla zia Reed, che la percepisce come una minaccia ai valori puritani e alla cristianità della casa. L’infanzia di Jane Eyre è difficile: nata da un matrimonio d’amore, ma scongiurato dai paranti, rimane orfana e viene affidata alla moglie del fratello paterno, che non la tratterà mai amorevolmente. La manderà a un orfanotrofio dove potrà istruirsi e diventare istitutrice. Non mi dilungo sulla trama (già tracciata da Yle), ma anzi vorrei provare a descrivervi le impressioni su Jane. Ne ho amato la forza, la caparbietà e il senso di giustizia che fin da bambina la caratterizzano. Trovo sorprendente la capacità con cui coniuga la sua natura prettamente razionale e vittoriana con quella passionale e romantica, carattere che le permetterà di affrontare durissime sfide. Mi è piaciuto il suo avere un carattere a tratti oscuro, molto introverso, che si esprime nella sua capacità di disegnare e nella sua bruttezza estetica. In realtà, questa sua oscurità, è solo passione mitigata dalla razionalità.

Chi è Mr Rochester? L’ho trovato un personaggio dai
tratti oscuri, sia per la personalità che l’estetica. Forse andrò controcorrente, ma non mi ha catturata più di tanto. Non perché il personaggio sia banale o caratterizzato male, tutt’altro! Trovo Mr Rochester complesso sotto ogni punto di vista, narrato in modo estremamente affascinante: è un uomo pieno di passione che, per seguire un’ideale d’amore, commette degli errori, perdonabili e non. Non l’ho apprezzato per il semplice fatto che preferisco i personaggi pacati rispetto agli eccentrici. Affascinare da persone comune è molto più difficile che da eccentrico.

Chi è St John? Di St John ho apprezzato la sua integrità e il suo ardore nel seguire la strada che si è proposto. Trovo sia nobile per un essere umano abnegarsi a favore di una causa superiore. Trovo un po’ meno nobile un essere umano che imponga la sua persona e il suo obiettivo a un’altra. Tuttavia, di questo personaggio estremamente egoista che non ascolta Jane e crede di capirla, ho apprezzato il suo essere un contrappeso a Mr Rochester.


In generale, ho amato gli aspetti pittorescamente gotici dell’intero romanzo, così come la crescita e la maturazione di Jane Eyre, seguita e descritta in ogni dettaglio, e il suo profondo legame con Madre Natura. Ho amato la storia d’amore, mai banale e con un epilogo agrodolce. I vari personaggi di contorno contribuiscono a rendere il romanzo un vero affresco di vite umane e passioni. Affascinante e agghiacciante è il segreto che si cela dietro la storia d'amore.

Romanzo che assolutamente va letto, perché insegna in modo magistrale a vivere le emozioni, belle o brutte che siano.

Di seguito vi riporto il momento che più ho apprezzato del libro, momento che esprime la passione e la razionalità di Jane:
"Tu," mi dissi "la preferita del signor Rochester! Tu, avere le doti per piacergli! Tu, pensi forse di essere importante per lui? Vattene via! La tua follia mi disgusta. E così hai provato piacere per via delle sue casuali dimostrazioni di riguardo... [...] Come hai osato? Povera stupida credulona! [...] E' una pazzia che una donna provi un amore segreto che, se non corrisposto e inconfessato, divorerà la vita che lo alimenta e, se invece è scoperto e corrisposto, la condurrà come un fuoco fatuo in zone selvagge e fangose da cui non potrà più tornare. Allora ascolta la tua sentenza, Jane Eyre: domani ti metterai davanti allo specchio e con il gesso disegnerai il tuo ritratto, ma che sia fedele, senza attenuare nessun difetto. Non omettere nessun lineamento grezzo, non appianare nessuna irregolarità, e poi scrivi sotto: 'Ritratto di un'istitutrice, sola, povera e banale'. [...]"

Torneremo il prossimo mese a parlarvi di Suite Francese di Irène Némirovsky!

A presto,

Jenny e Yle






Commenti

  1. Anche io ho adorato questo libro. Me lo avevano regalato da piccola e scioccata dalla parte in cui Jane è in orfanotrofio, avevo rinunciato a leggerlo e per anni l'ho rifuggito. Il film mi ha fatto cambiare idea, è entrato di diritto nella mia top 10. Ammiro moltissimo Jane per la sua forza, amo meno Mr Rochester perché per essere felice, egoisticamente, mente a Jane. È uno di quei libri che va letto assolutamente!

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  2. Anche io ho adorato questo libro. Me lo avevano regalato da piccola e scioccata dalla parte in cui Jane è in orfanotrofio, avevo rinunciato a leggerlo e per anni l'ho rifuggito. Il film mi ha fatto cambiare idea, è entrato di diritto nella mia top 10. Ammiro moltissimo Jane per la sua forza, amo meno Mr Rochester perché per essere felice, egoisticamente, mente a Jane. È uno di quei libri che va letto assolutamente!

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  3. Anche a me è piaciuto davvero molto Fiore. Sinceramente mi piace il personaggio di Mr.Rochester sebbene debba mentire a Jane. Ha qualcosa, però, che fa vibrare il cuore :)

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  4. Io sono sempre stata pro Mr.Rochester (non sopporto Mr.Darcy invece) ❤

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  5. Oddio :( io AMO Mr. Darcy *_* spero tu possa perdonarmi ♡

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