Pillole Cinematografiche : Il castello errante di Howl

Una cosa di cui credo non avervi mai parlato è il perché io abbia deciso di chiamare la mia rubrica "Pillole Cinematografiche". Ebbene, ora ve lo spiego: per prima cosa perché è stato il primo nome che mi è venuto in mente quando Jenny mi ha detto "Dammi un nome da dare alla tua rubrica", e in secondo luogo perché voglio che le mie recensioni non siano un qualcosa di prolisso, un qualcosa che la persona che le stia leggendo non dica "Oddio ma quando finisce di parlare questa? Qual è il punto del suo discorso?", ma un qualcosa di più spiccio, che si legge e rimane subito impresso. Ecco, ora mi sto dilungando troppo nella spiegazione dello spiegare perché ho scelto un titolo che ispirasse la sinteticità.
Passiamo al film di questo nuovo post.

Come (quasi) tutti sanno, Hayao Miyazaki è un noto fumettista giapponese, regista di serie tv animate (per bambini e non) dove ricordiamo Le avventure di Lupin III tra le più note in Italia e curatore della scenografia di Heidi  e Anna dai capelli rossi,  e sarà proprio sua l'opera di cui vi parlerò.
"Cosa? Un cartone animato? Ma non si parlava di film?", infatti, questo è un film con la "F" maiuscola!
Ve lo presento.

Titolo (italiano) : Il castello errante di Howl
Titolo originale : ハウルの動く城 Hauru no ugoku shiro (Giappone)
Case di produzione : Studio Ghibli, The Walt Disney Company
Regia : Hayao Miyazaki
Anno : 2004
Durata : 119 minuti
Genere : Animazione, Fantastico, Sentimentale, Avventura
Sceneggiatura : Hayao Miyazaki
Fotografia : Atsushi Okui


  

Trama
Sophie è una giovane ragazza che lavora nella cappelleria di
Sophie
famiglia. Un giorno, mentre si sta recando dalla sorella minore, Lizzie, viene importunata da due guardie e prontamente salvata da un giovane, affascinante e misterioso, che le rivela di essere inseguito a sua volta. Sophie scoprirà in seguito che quel giovane è il "terribile e potente"
Howl
mago Howl, che vaga per le lande desolate con il suo castello e che si narra possa rubare i cuori ai malcapitati che si trovano sulla sua strada, in particolare le belle donne. Tornata a casa dopo la visita alla sorella, la giovane cappellaia riceve un'inaspettata visita dalla Strega delle Lande. Quest'ultima, gelosa che Howl abbia provato sin da subito simpatia per la ragazza, le lancia una maledizione che la invecchia seduta stante e della quale non può parlare con nessuno. Sophie,
Nonnina Sophie
diventata una nonnina, decide di allontanarsi dalla sua casa perchè non vuole che la si veda in quello stato. Partita con la scusa di andare a trovare la sorella, si trova a vagare per le lande deserte. Sul suo cammino trova uno spaventapasseri, anch'esso soggetto ad una stregoneria. "Testa di Rapa", così soprannomina il bastone impagliato, le trova una casa che è niente poco di meno che "il castello errante di Howl". Entrata nella casa, tutto è immerso nel silenzio e l'unica fonte di luce è data dal fuoco nel camino, che non è un fuoco qualunque: si tratta di
Calcifer
Calcifer, demone del fuoco e protettore della casa. Oltre ad Howl, l'unico altro inquilino è un bambino di nome Markl, apprendista dello stregone. Sophie, che non dice ad Howl di essere la ragazza che ha salvato dai gendarmi, rimane in quella casa come donna delle pulizie.

Comincia così il viaggio di Sophie vicino ad Howl, che si scoprirà avere dei lati nascosti, dai quali forse egli stesso tenta di fuggire.
Testa di Rapa
Lo scopo che si prefiggerà Sophie sarà quello di salvare Howl dal suo destino, aiutata da Calcifer, Markl e Testa di Rapa, anche se...





Vi dirò...

Quando ho deciso di parlare di questo film, mi sono sentita un po' a disagio perché credevo (e credo tuttora) di non esserne all'altezza perché Il castello errante di Howl, come molti altri film di Miyazaki, non è facile da raccontare. Va visto, ecco. Infatti, quando
una mia amica mi aveva detto di guardarlo, alla mia domanda "Ma raccontami un po' la storia" la sua risposta è stata "Eh. É difficile. Devi vederlo", e così sono stata liquidata.
Forse, raccontata così, non sembra la trama di un grande film, ma si sa che a volte le cose migliori sono quelle che non si riescono a spiegare.
Sophie ci fa capire che serve un po' di coraggio per affrontare la vita, anche se capitano degli incidenti di percorso, anche se qualcosa non va proprio come l'avevamo immaginata. Basta solo cambiare il punto di vista delle cose.

Anche quest'opera di Miyazaki ha come protagonista una ragazza (come anche Nausicaa della Valle del Vento, Kiki consegne a domicilio, La città incantata), i vestiti e l'architettura richiamano quelli dell'Europa dell'inizio del Novecento, il tutto però misto ad un mondo dove è presente la magia e con un senso di malinconia dato dalla guerra. L'ambientazione e gli avvenimenti ricordano l'Alsazia (Miyazaki ha riconosciuto la città Colmar come fonte di ispirazione) e le automobili e le macchine volanti riecheggiano la Vienna dell'Ottocento.
I bellissimi paesaggi infiniti, infondono una vera e propria sensazione di tranquillità, e l'armonia dei colori crea un turbinio di contrasti, tonalità, giochi d'ombra, che rapisce per tutta la durata del lungometraggio.
La cosa che più di tutte mi ha impressionato (non solo in questo film, ma anche in altri, come La principessa Mononoke e La città incantata) è la precisione di ogni singolo dettaglio: i fiori, l'interno della cappelleria, i vestiti, le immagini della guerra, la casa di Howl... tutto disegnato minuziosamente (e ogni volta penso "Ma quanta pazienza!").

Credo che un pensiero alla base della storia sia quello che anche quando crediamo di non essere abbastanza, quando siamo convinti che nessuno ci possa apprezzare, in realtà se cominciamo ad accettare quello che siamo, anche se la vita ci può sembrare ingiusta, prima o poi arriveranno le cose in cui più speriamo e che più desideriamo. L'importante è non perdere di vista noi stessi, con i nostri pregi, i nostri difetti e i nostri sogni.

Voto : 9/10


Chi dovrebbe vedere questo film : chi è un po' giù e pensa che "oddio capitano tutte a me", chi ha bisogno di una bella storia da vedere.

Chi NON dovrebbe vedere questo film : chi pensa che sia "solo un cartone animato".



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