Il mondo di Ylenia: Acquisti #4

Buongiorno Lettori!! 

Avevo detto che non avrei più comprato libri per un po' ma non ho resistito. 
Sono innamorata di un autore russo purtroppo poco conosciuto in Italia. Sto parlando di Valentin Rasputin. 
Le sue opere sono ormai introvabili ma io girando tra i vari siti in internet sono riuscita a trovarne tre, quelle che ho utilizzato per la mia tesi di laurea. 

Il villaggio sommerso di Valentin Rasputin.
Titolo Il villaggio sommerso
Autore Valentin Rasputin
Pagine 234
Anno di pubblicazione 1980
Casa editrice Editori Riuniti
«Il villaggio sommerso racconta la drammatica agnonia di un villaggio siberiano, Matёra, bagnato dal fiume Angarà e destinato ad essere sommerso dalle sue acque, una volta che le autorità hanno deciso di deviarne il corso per l'installazione di una centrale idroelettrica. è la morte di un modo di vita tradizionale fondato su valori arcaici e fortemente comunitari, la cancellazione di una cultura collettiva autentica, la perdita di un'identità che sembrava inviolabile. I condatini di Rasputin sono dei "vinti" che l'avanzata dell'industrializzazione stritola nell'ingranaggio delle sue necessità "oggettive". Con questo romanzo, scritto tra ironia e rimpianto, Valentin Rasputin si colloca tra i maggiori esponenti di quella "letteratura contadina" che attualmente esprime in URSS, una straordinaria vitalità e si affianca a maestri riconosciuti come Belov e Šukšin.»
(dalla quarta di copertina)


Vivi e ricorda di Valentin Rasputin
Titolo Vivi e ricorda
Autore Valentin Rasputin
Pagine 220
Anno di pubblicazione 1986
Casa editrice Edizioni e/o
«Un uomo, un disertore, si nasconde nella grande pianura siberiana. Sfugge alla crudeltà dei suoi simili, al rimorso della propria coscienza, e diviene nella natura selvaggia un semi-lupo, un uomo che ulula e uccide gli animali per fame e per ferocia. Si nasconde agli altri, che se lo sapessero vivo lo odierebbero come un traditore, è solo, diverso, disperato. Solo Nastёna, la sua donna, lo aiuta a sopravvivere. Lei vive nel villaggio, sotto gli occhi indagatori della gente; la notte attraversa il grande fiume e nel gelo e nella neve porta ad Andrej il suo amore e anche il cibo e le armi. Nastёna è una splendida figura femminile: in lei albergano la forza, la gioia di vivere, il coraggio, la memoria dei momenti felici dell'amore. In uno di questi incontri intensi e clandestini con Andrej, Nastёna rimane incinta. Quando la gente lo saprà, lei dovrà scegliere: o vivere la vergogna dell'adultera che non ha atteso il ritorno del marito, oppure svelare il segreto di Andrej e condannarlo così all'infamia e alla morte. 
Un'epopea della frontiera siberiana (un mondo di immense foreste, di larghi fiumi ghiacciati che impetuosamente si liberano col disgelo, popolato da pionieri e discendenti di briganti); una tragedia che rivisita con disincanto il mito fondatore della guerra patriottica sovietica; un grande classico russo che scorre calmo e imponente come un fiume siberiano.
Valentin Rasputin è uno dei maggiori scrittori contemporanei in URSS. Ha scritto vari romanzi tradotti in molte lingue e pubblicati in milioni di copie nel suo paese. è anche protagonista di importanti battaglie per la difesa dell'ambiente, sopratutto in Siberia dove è nato e dove tuttora vive.»
(dalla quarta di copertina)

L'ultimo termine di Valentin Rasputin
Titolo L'ultimo termine
Autore Valentin Rasputin
Pagine 211
Anno di pubblicazione 1975
Casa editrice Mursia
«L'ambiente dove si svolge la vicenda è quello di un remoto villaggio siberiano. Una vecchia contadina analfabeta sta vivendo le sue ultime ore, simbolo pregnante del vecchio mondo obbligato a cedere il passo al nuovo. Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare questo "nuovo" - almeno sul piano degli affetti - non è migliore del precedente: qui non vi sono, infatti, 'eroi positivi', poiché quelli che appaiono nel libro sono personaggi sradicati, creature lontane ed egoiste. Le ultime ore della vecchia sono così amareggiata da ricordi vanificati e speranze deluse, altrettanto amare quanto la realtà cui sono destinati ad andare incontro i figli di lei, dispersi si quattro venti.»
(dall'aletta)

Non vi riporto il prezzo delle copie perché dipende molto dai siti dove si trovano e, come ho già detto, è veramente difficile trovarle :) 

Volevo condividere con voi la mia gioia! Spero di avervi un po' incuriosito e di avervi spinto a controllare se nella biblioteca della vostra città c'è una copia di questi capolavori :) 

Fatemi sapere, 

Ylenia


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