Jenny e il suo ultimo bookhaul

Buongiorno a tutti, lettrici e lettori!

Sono felicissima perché ieri sono andata alla biblioteca comunale di Trento dove svendevano i libri non più adatti al prestito. Inutile dire che ho fatto acquisti e infatti sono qui per mostrarveli.

Einaudi, Supercoralli
192 pagine
18€
Comprare il sole - Sebastiano Vassalli.

«C'era una volta: diciamo qualche anno fa, una ragazza seduta davanti a una scrivania».
Cosí comincia il nuovo romanzo di Sebastiano Vassalli, c'era una volta... Ma il tempo della sua favola moderna non è quello in cui gli incantesimi stregavano le principesse: «una volta», qui, è un tempo vicinissimo, cosí vicino da somigliare al presente, dove il principe arriva sotto forma di un assegno a sei zeri. Una favola lieve e nerissima sul potere sterile del denaro, che ci lascia intravedere un Oltre, al di là delle rovine, che nemmeno la letteratura può raccontare.

Nadia Motta ha ventiquattro anni, nessun sogno e un'unica ambizione: il denaro. La sua vita da studentessa è solo una farsa, e i lavori occasionali piú disparati le permettono di tirare avanti. Perché preoccuparsi? Il futuro prima o poi le «verrà incontro da solo».
E per quanto riguarda gli uomini? Faccende di poco conto. Se sua madre Stefi si definisce una «femminista storica» e crede di poterne fare a meno, lei è una «postfemminista»: inutile prenderli troppo sul serio, meglio puntare su un fidanzato con un bel lato «b» (babbeo), come Eros, che pensa di essere un grand'uomo ma gliela dà sempre vinta.
Solo una cosa conta davvero, su questo Nadia non ha dubbi: i soldi, quella corrente che nasce chissà dove e spinge le nostre vicende in una direzione o nell'altra.
E i soldi arrivano: Nadia vince ventuno milioni a una super lotteria, ritrovandosi da un giorno all'altro a dover maneggiare una cifra a sei zeri che solleverà le sue certezze come palloncini, fino a farle scoppiare in un mondo di traffici e avvocati, conti all'estero, misteri della finanza e amici dal lato «i» (quello intelligente) e dal lato «s» (quello stronzo) fin troppo sviluppati. Sola, e abbandonata a se stessa, Nadia sogna una città metafisica dove tutto è in svendita, piena di manichini sorridenti, castelli in aria e ruote panoramiche, e dove il Signore dei Saldi e dei Soldi sta in agguato appeso a un'enorme ragnatela...
Comprare il sole è una commedia sul denaro crudele e attualissima, un balletto vertiginoso sul nostro mondo fatto di apparenze, su una «società di poveri ricchi» che ha perso il senso delle cose.

E' stato il primo libro che ho adocchiato e siccome ho amato La Chimera, non ho potuto fare a meno di prenderlo. Vassalli mi incuriosisce davvero molto e voglio approfondirlo.

Einaudi, Supercoralli
268 pagine
17.50€
Follie di Brooklyn - Paul Auster.

Gli amori infelici del nipote Tom, le avventure del libraio-falsario Harry Brightman, l'apparizione improvvisa della piccola Lucy, che rifiuta di svelare dove si trova sua madre, sorella di Tom. Nathan pensava di dedicarsi a un progetto, la scrittura di un Libro della follia umana, ma le follie sono lì, appena fuori dalla porta, nel più vivo e colorato angolo di New York. Come in Smoke e in Blue in the Face, la città e un suo quartiere, Park Slope, diventano straordinari protagonisti.

Con un matrimonio fallito e una brutta malattia alle spalle, raggiunta ormai l'età della pensione, Nathan Glass ritorna a Brooklyn, la città dov'è nato e che ha lasciato quasi sessant'anni prima. Non è spinto né dalla nostalgia né dal desiderio di fuggire i luoghi della propria esistenza. Trasloca a Brooklyn con l'intenzione precisa di cercare un buon posto per morire. Ma il caso ha ancora in serbo per lui molti avvenimenti, incontri ed emozioni, molta vita prima della fine.
Una delle prime persone che ritrova è Tom Wood, suo nipote. Abbandonate le ambizioni accademiche, Tom si è rassegnato a lavorare come commesso in una libreria antiquaria proprio a Park Slope, il quartiere dove si è stabilito Nathan. Ma se nel caso dell'anziano zio il ritiro a Brooklyn è in qualche modo comprensibile, per il nipote, un trentenne intelligente e sensibile, pare un po' prematuro. Tom si è arenato in una secca dell'esistenza in compagnia di autocommiserazione e rinuncia, e Nathan cerca di restituirgli la voglia di costruirsi una vita.
La storia della loro ritrovata amicizia si intreccia a quella del quartiere, che come in altre opere di Auster, e in particolare nel film Smoke, assume il ruolo di protagonista. Di pagina in pagina il romanzo si arricchisce di personaggi. Primo fra tutti il padrone della libreria in cui Tom lavora, Harry Brightman, che ha scontato cinque anni di prigione per truffa e non vede l'ora di rimettersi nei guai, soprattutto dal momento in cui l'ex amante e complice ritorna a tentarlo. E dal passato della famiglia Glass arriva un giorno anche una bambina, figlia dell'altra nipote di Nathan. La piccola Lucy si presenta da sola alla porta di Tom, non parla, non rivela dove si trova la madre, e rende molto movimentata la tranquilla esistenza degli zii.
Dopo due romanzi drammatici come Il libro delle illusioni e La notte dell'oracolo, Paul Auster ci regala una commedia non senza ombre, ma dai toni più leggeri. 
Una commedia che termina però la mattina dell'11 settembre 2001, data oltre la quale, soprattutto per i newyorchesi, i lieto fine diventeranno di colpo più amari e difficili.

Paul Auster è un autore che ho sempre voluto leggere, ma non ne ho mai avuto l'occasione! Così quando ho visto questo romanzo, in questa bellissima edizione, non ho saputo resistere.

Feltrinelli
186 pagine
7.50€
L'amore non guasta - Jonathan Coe.

Si direbbe che per Jonathan Coe il momento in cui si decide il destino di un individuo non sono i primi anni di vita, come suggerisce la psicoanalisi, ma quella sconfinata adolescenza e quel perpetuo fuoricorso che cominciano subito dopo aver lasciato il liceo e la famiglia e che corrispondono al vegetare dentro il calore debole ma protettivo di un'università di provincia, seguendo la trafila delle sessioni, degli esami, della laurea, di una tesi di dottorato sempre da scrivere e mai scritta. Robin si è laureato a Cambridge ma da oltre quattro anni sta preparando il dottorato a Coventry, cittadina rasa al suolo due volte, prima delle bombe tedesche poi dall'ultra liberismo della signora Thatcher. Un male oscuro sembra consumarlo, forse il ricordo di un amore lontano e mai dichiarato che tortura come il primo giorno. Intorno a questo 'male' e alla misteriosa tesi di dottorato di cui nessuno ha visto un rigo, monta un clima di catastrofe imminente. Basterebbe un 'tocco d'amore', forse. Forse l'amore non basterebbe. Ma è proprio lì che Robin si scopre muto, impotente. Jonathan Coe tesse in questo suo secondo romanzo i primi fili di quell'immensa tela che sarà "La famiglia Winshaw".

Come per Paul Auster, ho sempre voluto leggere anche Jonathan Coe. Quindi non potevo lasciare lì questo bel libriccino :)

Neri Pozza
656 pagine
14€
Le quattro casalinghe di Tokyo - Natsuo Kirino.

La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell’ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e l’ha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è penetrata subito nella carne. 
È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia piegato all’indietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente nell’aria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere!
Le gambe abbandonate storte sul pavimento di cemento dell’ingresso, accasciato sulla soglia, la testa tutta girata, Kenji, a un certo punto, non si è mosso più. Yaoyoi gli ha messo allora una mano sul collo per sentire le pulsazioni. Niente. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, l’hanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni d’immondizia.
Straordinario thriller che ha per protagoniste quattro amiche (la dolce e graziosa Yayoi, l’ intelligente e coraggiosa Masako, Yoshie, la madre angariata da una figlia capricciosa e da una suocera invalida, Kuniko, la trentenne derubata dal marito e minacciata da un usuraio) che si conoscono in una puzzolente fabbrica di cibi precotti e che scoprono insieme il gusto della rivolta e il fascino e il business del crimine, Le quattro casalinghe di Tokyo, come accade spesso nei buoni romanzi polizieschi, illumina ciò che accade in un mondo in cui la tradizione si rompe come la pazienza di Yaoyoi: improvvisamente come un filo.

L'edizione che ho trovato io non è quella economica (sempre se 14€ possono essere considerati pochi), ma quella da 18€. E' piuttosto rovinato, ma siccome faccio la corte a questo libro da quasi due anni, me lo sono portata a casa! Mi intriga parecchio e spero che non mi deluderà.

Ho pagato ognuno di questi quattro titoli 4€, quindi in tutto ho speso 16€. Sono molto soddisfatta, perché sono tutti in ottime condizioni (escluso l'ultimo). L'unico problema è che non so dove metterli, non ho più spazio! Aiuto!

Voi avete letto qualcuno di questi titoli? Che ne pensate? Fatemelo sapere, come sempre sono curiosa :)

Jenny

Commenti

  1. Il libro della Kirino lo voglio anche io! Anche Jonathan Coe, m'incuriosisce parecchio, dovrei dare un'occhiata alle trame dei suoi libri e decidermi :) Di Paul Auster invece ho letto "L'invenzione della solitudine" ed è stato uno dei libri più brutti che io abbia mai letto... quindi ora sono molto indecisa se riprovare con qualcos'altro oppure no. Aspetto di vedere cosa ne dirai tu! Un abbraccio grande

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